E’ stata la passeggiata spaziale più bella e più difficile. Nulla, però, che Luca Parmitano, l’astronauta venuto da Paternò, non potesse domare. Assieme al collega Andrew Morgan della Nasa, Parmitano ha superato le incognite di una missione il cui obiettivo era permettere al cacciatore di antimateria Ams-02 (Alpha Magnetic Spectrometer) di continuare a setacciare le particelle cariche di energia che arrivano dallo spazio profondo in cerca di possibili spie di antimondi. Un’esplorazione dello spazio in piena regola che, come ha confessato il ministro della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, ci “ha tenuto col fiato sospeso”. Una passeggiata che ne avrebbe contenute in sé almeno cinque. Un altro record da aggiungere alla camminata più nota: la missione Beyond, che ha già permesso a Luca Skywalker – come lo chiamano affettuosamente i colleghi – di diventare il primo italiano al comando della stazione spaziale internazionale.
Come un acrobata, agganciato al braccio robotico, Astroluca ha raggiunto lo strumento Ams-02, grande come una stanza e pesante più di sette tonnellate. L’obiettivo era sostituire le pompe di raffreddamento dello strumento, grande come una stanza e non progettato pensando a un’eventuale riparazione in orbita. Niente maniglioni né sicurezze per agganciarsi: tutto è stato progettato adesso da tecnici e ingegneri della Nasa. “Dopo sette anni di attività continua le pompe di raffreddamento di Ams, che sono simili a quelle dei rover della Nasa, devono ormai essere riparate, altrimenti rischiano di fermarsi”. A questo scopo, ha osservato il fisico Roberto Battiston, dell’università di Trento e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, “sono stati sviluppati strumenti eccezionali, come quelli per un intervento a cuore aperto”. Parmitano, che si è presentato con un’ora di anticipo sulla tabella di marcia, ha concluso la sua passeggiata (con lavori annessi) dopo sei ore e 39 minuti. Ovviamente portando a termine l’incarico.
“Il futuro dell’uomo nello spazio – sarà quello di trovarsi sempre più ad operare in un ambiente così distante e lontano per il quale siamo stati creati”, ha rilevato il presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia, per il quale Luca Parmitano, grazie al suo addestramento e alle sue conoscenze, può essere considerato “una nuova forma di Uomo Rinascimentale spostata su un’altra dimensione: lo spazio”. Grazie alle sue imprese nell’altro mondo, Parmitano ci ha restituito alcune foto meravigliose che riprendono il nostro pianeta – e la Sicilia in particolare – come non l’abbiamo mai visto. Solo un uomo fuori dal comune poteva riuscirci. L’uomo dello spazio.