L’orizzonte del governo è la bottega di Cuffaro

Al congresso della Democrazia Cristiana. Da sinistra Renato Schifani e l'ex presidente Totò Cuffaro (foto Mike Palazzotto)

Doveva essere un servizio pubblico a disposizione dei cittadini, dei pazienti, delle fasce più deboli. Doveva garantire a tutti, indistintamente, il fondamentale diritto alla salute. E’ diventato invece un sordido terreno di gioco a disposizione del potere politico. Povera sanità siciliana. L’hanno trasformata in una palude che brucia ogni anno nove miliardi di euro. Mancano medici e infermieri. Per sistemare le pareti di un pronto soccorso o ampliare il reparto di un ospedale ci vogliono anni. Servirebbe un governo agile, efficiente, con un progetto di ampio respiro. Invece c’è un governicchio – quello presieduto da Renato Schifani – che amministra solo le sue ambizioni e le sue clientele, che si lacera e si dispera non per le scandalose liste di attesa ma per le nomine dei direttori delle Asp, che non ha altro orizzonte se non il retrobottega di Totò Cuffaro.

Giuseppe Sottile :

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie