L’incontro con Enrico Trantino, al Romano Palace di Catania, ha rilanciato Raffaele Lombardo sulla scena politica siciliana. L’ex governatore non si è limitato ai convenevoli e alla presentazione delle liste degli Autonomisti. Ma ha affrontato questioni di carattere più generale, mettendo dei paletti all’impegno del Mpa da qui al prossimo anno. L’obiettivo numero uno è trovare una nuova casa che li accolga: “Dobbiamo fare una riflessione per trovare un nuovo approdo – ha detto Lombardo a margine dell’iniziativa -. Abbiamo avuto un’esperienza non facile con Lega che se si intesta l’autonomia differenziata nociva per il Sud non potrà più presentarsi agli elettori. Ecco perché parlo di penultimo approdo. Abbiamo avuto anche un rapporto con Forza Italia, ma ormai, parliamoci chiaro, siamo al tramonto del ‘Berlusconismo’. Quindi dobbiamo riflettere per trovare un patto federativo e un rapporto che giovi a noi e a un grande partito nazionale con il quale stare insieme e vincere le elezioni europee dell’anno prossimo”.
Tutti gli indizi portano a Fratelli d’Italia. Alla vigilia delle scorse Europee, Lombardo e Meloni si erano soltanto annusati, ma in vista dei prossimi appuntamenti elettorali l’operazione potrebbe andare in porto. Il leader del Mpa ha mandato un messaggio al presidente dell’Ars (per il momento di natura più operativa): ”Rivolgo formalmente un invito al nostro amico presidente dell’assemblea regionale Gaetano Galvagno, persona in gamba, ad organizzare un incontro dei 70 deputati dell’Ars con il ministro Calderoli, il quale deve dirci con chiarezza come si articolerà e si realizzerà questa benedetta autonomia differenziata, perché sul tema in questione c’è molta confusione”. Gli ammiccamenti sono appena cominciati. L’orizzonte è quello di una federazione, magari più duratura e meno litigiosa rispetto a quella consumata con Salvini.