Inammissibile, secondo la Cassazione, il ricorso della Procura generale contro l’assoluzione di Raffaele Lombardo nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale. La notizia arriva dall’entourage dell’ex governatore della Regione Siciliana. Per il fondatore del Mpa finiscono così 12 anni di incubo giudiziario.
Lombardo era stato assolto, a gennaio 2022, dalla prima sezione della corte d’Appello di Catania dai reati di concorso esterno alla mafia e corruzione elettorale, perché il fatto non sussiste e per non avere commesso il fatto. La procura generale si era rivolta alla Cassazione, facendo ricorso contro la sentenza d’Appello. Il verdetto dei giudici era molto atteso, non solo per la vicenda personale di Lombardo, ma anche per i suoi risvolti politici, dato che l’ex governatore è corteggiato da più parti in vista delle Amministrative di Catania. Fin qui ha sempre sostenuto di non volersi candidare a sindaco.