Leoluca Orlando non ci sta. L’apertura di Anthony Barbagallo al “campo largo”, pur senza Forza Italia, non soddisfa il sindaco di Palermo. Che non ha ancora digerito la possibilità di includere nella coalizione Italia Viva, che il sindaco ha più volte definito il “partito del dissesto”: “Alcuni consiglieri comunali eletti nella maggioranza e nella lista del Partito democratico — osserva riferendosi all’uscita dei renziani dalla giunta — hanno rotto la maggioranza e hanno rotto col Pd. Posso dire che chi faceva parte di una maggioranza e poi ne esce non può essere premiato? Non si può immaginare che nella maggioranza di una coalizione a Palermo, in questi giorni, ci possano essere coloro che erano in quella stessa maggioranza che ha votato contro il piano di riequilibrio. Non mi appassiona il campo largo né il campo stretto. Un campo largo immotivato e incoerente fa molto più danno di un campo stretto motivato e coerente”. Orlando, poi, s’è pronunciato ancora a favore delle primarie: “Consentono ai tanti fermenti della società civile di avere un luogo di riferimento. Mi chiedo se rispetto alle primarie vi siano dei veti”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Lo strappo di Orlando: mai più coi renziani
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