Appartengono a una casta bramina: perché hanno un potere assoluto sul territorio; perché possono decidere se agevolare o rovinare un costruttore, un imprenditore, un albergatore, un ristoratore. E sono intoccabili: perché ai Beni Culturali non ci sarà mai un assessore in grado di muovere un’obiezione al loro operato. Essendo uomini di mondo, però, sono anche ammanigliati con la politica e bravissimi a capire da dove spira il vento. Non si spiegherebbero altrimenti le scelte, a dir poco avventate, che hanno suscitato polemiche di fuoco a Siracusa, dove è stata avallata la costruzione di un ristorante nella piazza d’armi del castello Maniace; o a Ibla, dove il costone della città è stato sventrato in verticale e in orizzontale per incastrarci un albergo di lusso. Tutto legittimo, per carità. Ma se Musumeci ha deciso di vederci chiaro un motivo deve pure esserci.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Lo strapotere dell’ultima casta
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