Orlando vuol chiudere Mondello

People take advantage of the beautiful day sunbathing and swimming in the sea on Mondello beach, a long sandy coast, in Palermo, Italy, 8 May 2020. The Italian government is gradually lifting the blocking restrictions that have been implemented to stem the spread of the Sars-Cov-2 coronavirus which causes COVID -19 disease. ANSA / IGOR PETYX

La forte affluenza di ieri sulla spiaggia di Mondello ha mandato fuori dai gangheri il sindaco Leoluca Orlando. “Avevo previsto questo rischio e avevo fatto appello al senso di responsabilità dei cittadini – ha esordito il sindaco di Palermo – Un senso di responsabilità che migliaia di persone non hanno dimostrato, con comportamenti ben oltre i limiti dell’incoscienza che mettono a gravissimo rischio la salute della nostra comunità che non può permettersi un ritorno indietro. Forse non è chiaro che basta un semplice ritorno all’aumento dei casi positivi perché si torni al blocco totale di ogni attività economica e sociale. Con conseguenze difficilmente immaginabili”.

Si può andare al mare per svolgere attività sportiva (compreso il nuoto), non per rilassarsi o prendere la tintarella. Ma anche i controlli, ieri, non sono stati il massimo. Così Orlando, sul modello di quanto accaduto al collega Sala dopo il ripopolamento dei Navigli, a Milano, è passato alle minacce: “Di fronte a questi comportamenti gravissimi e di fronte al loro numero spropositato, con decine di migliaia di persone a spasso, non ci sono controlli che possano tenere, non c’è presenza di forze dell’ordine che possa prevenire e reprimere – ha aggiunto Orlando – Oggi (ieri per chi legge) abbiamo voluto e dovevamo testare il senso di responsabilità dei cittadini. Ma se, come sembra, non c’è questa assunzione di responsabilità, sarà necessario già nelle prossime ore, d’intesa con le competenti autorità e con le stesse forze dell’ordine, un provvedimento drastico di inibizione dell’accesso alle aree pubbliche che sono state prese d’assalto”.

Oggi la gente in spiaggia è diminuita, ma ne rimane ancora tanta tra i viali della borgata marinara. E’ l’effetto dei controlli scattati da questa mattina da parte di polizia, carabinieri e capitaneria di Porto. E’ un continuo braccio di ferro: da un lato le forze dell’ordine che fanno spostare dall’arenile coloro che dopo il bagno vorrebbero distendersi al sole per asciugarsi, dall’altro frotte di uomini, donne e bambini che irrompono in spiaggia non appena passati i controlli.

Paolo Cesareo :

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