“Apprendiamo con stupore la scelta del governo siciliano di escludere la città di Castelvetrano da una delle tappe del Giro d’Italia. Siamo infuriati per questa scelta di Musumeci e pretendiamo spiegazioni, le pretende il sindaco, l’intera comunità di Castelvetrano e il tessuto imprenditoriale che aveva scommesso su questo evento come momento di rilancio del territorio. Sarà forse una scelta politica dettata dal simbolo d’appartenenza del primo cittadino?”. A dichiararlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Giorgio Pasqua che, dopo aver appreso dal sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano dell’improvvisa esclusione del comune del Trapanese da una delle tappe del Giro d’Italia, chiede spiegazioni al governo regionale che, a detta degli organizzatori, avrebbe escluso in corso d’opera il passaggio di una tappa del giro nella cittadina amministrata dal sindaco Cinquestelle.
“Quella città – spiega Pasqua – sta riuscendo a scrollarsi una etichetta tutt’altro che felice e lo sta facendo con il massiccio impegno della sua amministrazione e il senso dello Stato dei cittadini di Castelvetrano. Oggi il sindaco apprende nel corso di una riunione con gli organizzatori e gli Enti coinvolti nella manifestazione, che la propria città è esclusa dal passaggio per volontà della Regione, mentre anche alla Polizia Stradale risulta ancora l’elenco delle vie di Castelvetrano nel percorso. Musumeci può escludere una città per scelte politiche? Può una tessera di partito mortificare gli imprenditori che avevano fatto corposi investimenti per attrarre e migliorare l’offerta ricettiva di questo territorio? Se la Regione conferma l’esclusione di Castelvetrano, Musumeci deve rispondere di una scelta indecente che non deve passare sotto traccia e che rimane una macchia indelebile anche se dovesse tornare sui suoi passi”, conclude Pasqua.
“Spero che con la stessa intensità che sto registrando in aula sul Giro d’Italia, si affronti la questione che che riguarda i 2.600 soggetti del bacino EX Pip Emergenza Palermo”. A dirlo è Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia. “Dopo l’impugnativa della Consulta, il governo regionale è riuscito a far passare dalla Conferenza stato-Regioni un emendamento che è stato approvato all’unanimità e che in questo momento è al Senato. Ritengo che il Sottosegretario con delega al Lavoro e componente del M5S, possa e debba svolgere un ruolo determinante. Personalmente, ho esortato i senatori del mio partito ma lo stessa responsabilità ricade su tutte le forze politiche”.