Nuova bocciatura per il governo della Regione. La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 3 della legge regionale 17 del 21 luglio del 2021. Come scrive Riccardo Lo Verso su Live Sicilia, non si possono rilasciare concessioni ai lidi balneari in assenza dei piani di utilizzo delle aree demaniali marittime. Non sono ammesse deroghe, neppure per coloro che hanno ottenuto il via libera durante la pandemia Covid. L’articolo cassato dalla Consulta presieduta da Giuliano Amato recitava: “Attesa l’emergenza epidemiologica da Covid-19, al fine di consentire all’amministrazione concedente la conclusione dei procedimenti amministrativi, la coerenza con le previsioni del Piano di utilizzo del demanio marittimo non è prevista per le istanze già protocollate alla data di entrata in vigore della presente legge”. Era dunque consentito il rilascio di concessioni demaniali marittime in mancanza (o in assenza della preventiva verifica di coerenza) dei piani di utilizzo delle aree demaniali marittime (Pudm). Ad impugnare la norma, nel settembre 2021, era stato il Consiglio dei Ministri su sollecitazione di Legambiente Sicilia.