Alessandro Albanese aveva capito da tempo che non era aria. Il presidente del Palermo, che aveva accettato un ruolo di rappresentanza in nome e per conto di un gruppo di industriali che avrebbe voluto investire 3 milioni nel Palermo calcio, adesso è privo di qualsiasi potere. E’ letteralmente fuori dai giochi. Albanese, che nelle settimane precedenti il 24 giugno, ossia l’ultimo giorno utile per iscriversi al campionato, era stato lontano dal club per motivi personali, adesso è stato spodestato dall’azione dei Tuttolomondo, cui il vice-presidente vicario di Sicindustria, nei giorni scorsi, aveva chiesto tutti i documenti che attestassero l’iscrizione al campionato (senza ottenerli). Il Palermo, in attesa di conoscere il suo destino, nei prossimi giorni avrà un nuovo cda. Dove Arkus comanderà a mani basse: dovrebbero farne parte Stefano Pistilli, legato ad ambienti di ultradestra, Giuseppe Valente, già amministratore delegato di Arkus Network, oltre ad Attilio Coco, Walter Tuttolomondo e Roberto Bergamo, che ne hanno fatto parte fino all’ammutinamento di ieri.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Licenziato anche il presidente Albanese
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