Ha tirato l’aeroporto di Palermo dalla palude burocratica, ha completato i lavori di ristrutturazione e ha consegnato alla città un hub di livello internazionale: moderno, efficiente, strutturalmente al servizio di un traffico aereo sempre più incardinato con la società globale. Vito Riggio ha compiuto, da amministratore delegato, una missione straordinaria. E ci è riuscito grazie alla sua specifica esperienza e alla sua radicata cultura di civil servant. Ora l’aeroporto è in grado di camminare con le proprie gambe. Può scegliere di lasciarsi ammorbare ancora una volta dalle logiche del sottogoverno o di spiccare il salto verso la privatizzazione e verso più ambiziosi traguardi. Riggio, presentando ieri le dimissioni, l’ha detto chiaramente: per l’ordinaria amministrazione non c’è bisogno di lui. I suoi orizzonti sono altri. Il retrobottega non gli appartiene.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
L’esempio fattivo di un civil servant
aeroporto di palermogesapvito riggio
-
Articoli Correlati
-
Palermo, cade il veto FdI
Aeroporto, rientra RiggioBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…