Orlando e Salvini non si sono mai presi. Il tragico epilogo del naufragio di questa notte a Lampedusa, con 13 morti e otto bambini dispersi, ha riaperto la contesa fra il sindaco di Palermo e il leader della Lega, che ha imputato la sciagura all’eccessivo buonismo delle ultime settimane sul tema dei migranti: “L’ex ministro Salvini, politicamente responsabile di una cultura di genocidio, dovrebbe solo tacere e vergognarsi – ha detto Orlando, alzando i toni – Quanto avvenuto a Lampedusa – ha aggiunto – è la conferma che la chiusura dell’operazione Mare Nostrum e la criminalizzazione delle Ong che salvano vite in mare produce l’ennesima tragedia”. Anche il sindaco dell’isola, Totò Martello, allarga sconsolato le braccia: “A Malta è stato fatto un primo passo per la ripartizione dei migranti che arrivano, dobbiamo parlare con i Paesi rilevanti del mediterraneo per fare degli accordi e cercare di non farli partire. Non si può continuare ad assistere a questa tragedia e a questi morti che non hanno alcun significato. Bisogna che si prendano immediatamente provvedimenti per cercare o di farli arrivare regolarmente o altrimenti toglierli ai delinquenti che portano persone e che col maltempo le fanno morire”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Orlando accusa la cultura del genocidio
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