Pene più aspre per i “No Ponte” e i “No Tav”. E raddoppio dell’assistenza legale per le forze dell’ordine che vengono accusate di reati “inerenti al servizio”. Con le modifiche al ddl sicurezza, la Lega oggi mette a segno due punti. E su un terzo pianta dei paletti, che metteranno in difficoltà non solo Forza Italia ma anche il ministro della Giustizia.

Tutto si è svolto in un paio d’ore di seduta delle commissioni congiunte Affari costituzionali e giustizia. Ore roventi, nonostante l’aria condizionata nel Palazzo mitigasse il caldo tropicale che si respira all’esterno. È passato, dopo non poche discussioni, l’emendamento che consente di aumentare fino a un terzo le pene per chi si scontra con la Polizia durante le manifestazioni compiute “al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica”. La prima versione dell’emendamento firmato Igor Iezzi prevedeva un aumento ben più esorbitante: da un terzo a due terzi. Il tiro, poi, è stato corretto, ma non così tanto da rasserenare le opposizioni. Perché per la minoranza è evidente che questo emendamento – che prevede un’ulteriore circostanza aggravante per il reato di violenza o minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario – sia cucito su misura contro chi manifesterà per impedire la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.

“Siamo davanti a un giro di vite liberticida senza precedenti che non trova alcuna motivazione se non quella di intimidire e limitare in maniera drastica libertà fondamentali e la possibilità di protestare”, protestano dal Pd, con Matteo Mauri. Per i deputati di Avs Devis Dori e Filiberto Zaratti: “La destra stravolge il codice penale per colpire categorie sociali che non gli portano consenso: giovani, rom, emarginati e chi lotta. Questo modo di legiferare è molto lontana dal metodo democratico”. Per il capogruppo M5s in commissione Affari costituzionali, Alfonso Colucci: “La norma che prevede l’aggravante per chi protesta contro la realizzazione di un’opera pubblica, leggasi Ponte sullo Stretto, mostra tutta la debolezza di questo governo e della maggioranza che provano a zittire il dissenso perché non hanno argomenti a sostegno della loro azione”. Continua su Huffington Post