Ma non vi appassionano questi partiti della maggioranza che in coro – un coro di voci bianche – si strappano le vesti per invocare competenza? Non vi eccita Marianna Caronia che, dopo mille cambi di casacca, si è convertita al rigore della politica e ora predica il principio secondo il quale non può esserci nomina di sottogoverno senza una robusta professionalità del cliente designato? E non vi manda in delirio la svolta furbesca di Renato Schifani che, dopo avere fatto strame di ogni merito e di ogni decenza, si è travestito da benpensante per declamare, senza rossore, il valore aggiunto di un professore universitario rispetto a un galoppino elettorale? Dimenticando, va da sé, che in otto mesi di governo lui ha piazzato solo amici, confratelli e anche un pagnottista censurato e inseguito da tre magistrature: quella penale, quella contabile e quella tributaria.