Le protesi della felicità

La festa del suo venticinquesimo compleanno, documentata qualche giorno fa su Facebook e dipinta come “una delle notti più emozionanti”, era solo il preludio alla felicità. Davide Morana tornerà a camminare attraverso l’uso di protesi supertecnologiche che gli sarà possibile acquistare grazie alla generosità di Aspra e Bagheria, le comunità in cui è cresciuto. Questa è la storia di un ragazzo come tanti, nel fiore della gioventù. Amante dello sport e della vita. Che nello scorso gennaio, a causa di una meningite batterica fulminante, deve rinunciare a braccia e gambe. E’ necessario amputargliele per salvargli la vita.

E pensare che la prima diagnosi parlava di influenza. Tornato a casa dall’ospedale di Murcia, città spagnola nella quale si era trasferito da tre anni, nota delle chiazze cutanee. Il collo s’irrigidisce. Il vomito e la febbre della sera prima, a confronto, paiono uno scherzo. E’ qualcosa più di un’influenza. Nuova corsa in ospedale, stavolta il verdetto è terribile: si tratta di una meningite batterica, sarà determinante vedere come reagisce il corpo nelle successive 48 ore. Non è un mistero che la sua vita sia rimasta per un paio di giorni appesa a un filo. Anche se il sistema nervoso non è intaccato di un millimetro. Ed è la lucidità che lo tiene a galla.

Davide è un temerario, non ha alcuna voglia di mollare. Si aggrappa a tutto, compresa un’operazione che lo priva degli arti, che fino a poco prima utilizzava per giocare a basket. Dopo una settimana di coma farmacologico, lentamente si risveglia. Per lui è giù un successo esserci. Comincia a raccontare la sua storia, lo fa senza vergogna ma con la soddisfazione di essersi guadagnato sul campo una seconda chance. Certo, manca qualcosa. Fare due passi, per esempio.

Così nasce l’idea della raccolta fondi e la comunità di Aspra, che lo aveva cullato e accudito per vent’anni, si ricorda del suo figlio “sfortunato”. Servono diecimila euro, ma bastano un paio di iniziative per sforare quella cifra e far raggiungere a Davide l’agognato risultato: “Amici e amiche, è con grande allegria che comunico a voi che abbiamo già raggiunto la meta. Al di là del fatto che non abbiamo ancora un preventivo – scrive su Facebook – ci sono state un paio di donazioni molto grandi che ci hanno colto di sorpresa (in senso buono) e crediamo che potremo pagare queste protesi. E’ incredibile. Pensavamo che la raccolta avrebbe richiesto molto tempo, e che solo dopo tanti mesi avremmo potuto raggiungerlo. E invece è successo tutto di colpo!”.

Tutte le iniziative già intraprese non verranno sospese. Proseguiranno perché l’intento di Davide Morana – se dovessero avanzare soldi – è “aiutare altre persone in situazioni simili alla mia. Volevo ringraziare tutti voi (anche se è impossibile esprimere la gratitudine che sento nel mio cuore). #ArribaLaVida”. Ma come fa a sorridere così tanto dopo la disgrazia che gli è piombata addosso? Se lo chiedono le migliaia di follower che lo seguono su Instagram, dove è diventato in poco tempo una celebrità.

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