“Per mia figlia sono l’uomo nero”

Insonne. Nottambulo. Salvo Sottile riconosce di essere come il popolo della notte che, da oggi per il terzo anno, si appresta a raccontare in Prima dell’alba (Rai3, seconda serata). «Dormo poco. Se sono a casa mi aggiro per le stanze. Così invece esco e vado alla scoperta delle nostre città». Alla scoperta di notti che, come dice la canzone, «somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai… la strada non conta. E quello che conta è sentire che vai». «È romantica la notte di Ligabue. Però coglie bene un fatto: nella calma rarefatta di quelle ore, ci si confronta meglio con sogni e speranze («chi s’accontenta gode»). La testa gira a ruota libera. E tu non riesci a dormire». L’unica è acchiappare quei pensieri: farci pace, oppure trasformarli in storie. Per l’articolo completo clicca qui

Adriana Marmiroli :

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