Le minacce in chat al candidato sindaco di Adrano, Carmelo Pellegriti, scuotono gli ultimi giorni di campagna elettorale. Nel comune etneo, domenica prossima, è in programma il ballottaggio con Fabio Mancuso. Pellegriti, sostenuto da Udc e Fratelli d’Italia, ha rivelato in un comunicato stampa delle “gravi intimidazioni rivolte alla mia persona. Minacce che chiamano in causa la mia incolumità fisica e per le quali, nelle scorse ore, ho provveduto a sporgere denuncia presso la Questura di Catania. Le Forze dell’Ordine, che sento il dovere di ringraziare anche pubblicamente, hanno giudicato i fatti in questione molto seri”.
Pellegriti ha sfiorato l’elezione al primo turno, essendosi fermato al 39%. Ma gli ultimi episodi lo hanno indotto a riflettere: “Non credevo, in tutta franchezza, che affrontare una campagna elettorale potesse significare dover sopportare tutto questo clima di odio e di violenza. Sono molto scosso. E lo sono principalmente per la mia famiglia. Ciò nonostante, il mio spirito di servizio nei confronti della mia Adrano non può venir meno; ma una riflessione tuttavia va fatta e, per questi motivi, domani pomeriggio (oggi ndr) assieme ai referenti della mia coalizione decideremo come e se proseguire questa campagna elettorale”.
Da parte del ‘rivale’ Mancuso, sostenuto dagli Autonomisti e fresco di un accordo col forzista Agatino Perni (terzo classificato), arriva un messaggio di vicinanza ‘condizionata’: “A Carmelo Pellegriti va la nostra assoluta solidarietà, la stessa che noi non abbiamo mai ricevuto quando siamo stati minacciati verbalmente – ha scandito dal palco l’altro candidato a sindaco -. Ma i due delinquenti di cui parlano i giornali, in realtà sono due imbecilli, due scemi, che scrivono in una chat di 100 persone. Da due imbecilli non si può costruire un fatto di mafia. Vedrete che da lunedì prossimo la questione si smonterà”. A Pellegriti ha scritto anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza: “La campagna elettorale non dovrebbe mai sfociare in minacce personali. Quanto accaduto ad Adrano, con l’intervento delle forze di polizia a protezione di un candidato sindaco impegnato in un difficile ballottaggio, desta preoccupazione e sconcerto. A Carmelo Pellegriti va il mio affetto, la mia amicizia e la considerazione profonda perché egli incarna quel rinnovamento della competenza di cui Adrano ha davvero bisogno. Rispettiamo le decisioni che assumerà oggi con i suoi familiari e i suoi più stretti collaboratori. Ma rimanere in silenzio o minimizzare quanto accaduto sarebbe gravi al pari del gesto compiuto”.