Non è solo l’uomo dei miracoli. E’ anche l’uomo che moltiplica se stesso. La mattina si sveglia e deve pensare come nutrire, con denaro pubblico, i suoi amici più cari: quelli sistemati tra le stanze dorate di Palazzo d’Orleans. Poi, alla controra, deve decidere se indossare le vesti di assessore all’Agricoltura o quelle di plenipotenziario della Sanità e supplire con la sua arguzia all’assenza dei titolari. Sul far del vespro altro bivio, ovviamente da commissario straordinario: prendere in mano il dossier sul disastro delle autostrade o volare alto sui termovalorizzatori e sul futuro della monnezza? E all’imbrunire, nell’ora “che volge il disio ai navicanti”, è già in affanno: deve ancora correre da qualche parte a fare da spalla a Edy Tamajo, candidato alle europee. Povero Schifani. Governare bene la Sicilia sarebbe già tanto. Ma lui vuole sempre esagerare.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Le mille fatiche di un Presidente
edy tamajorenato schifani
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