La difesa di Israele, del suo diritto di esistere, di resistere all’aggressione terroristica, di reagire al gravissimo attacco subito a causa di Hamas. E la condanna nei confronti del gruppo terroristico che sta costringendo Israele a piangere centinaia di morti. C’erano questi concetti, queste parole, nell’abbraccio che Roma – e buona parte della politica – ha dato alla popolazione d’Israele, nel corso della fiaccolata organizzata all’Arco di Tito dal Foglio. Quattromila presenti, tante kippah, tante bandiere d’Israele, e una voce sola: quella di chi vuole mostrare la sua solidarietà incondizionata al Paese che ha subito quello che il premier Benjamin Netanyahu ha definito “una barbarie mai vista dall’Olocausto”. È la stessa voce di chi, appartenente alla comunità ebraica mostra al suo vicino i video degli attacchi contro Israele, avvenuti sabato ad opera di Hamas – “Ne arrivano tanti di video così”, spiega un ragazzo con la kippah, mentre serio e sconvolto li mostra agli amici – o racconta, senza nascondere l’agitazione, di un’amica sopravvissuta per un pelo al massacro del rave party. Ed è la stessa voce della signora di una certa età – cartello con scritto Hamas=Isis in mano – si confronta, a pochi passi dall’arco di Tito, con l’amica sull’intervento di questo o quel politico dal palco: “Se non ci muoviamo in queste occasioni, quando ci dobbiamo muovere?”, è la domanda retorica. A rispondere all’interrogativo, ecco che arrivano alla spicciolata politici di maggioranza e opposizione. Sono tanti, la folla e il buio non li fanno mettere a fuoco tutti. Si nota, però, chi manca: M5s e Alleanza Verdi Sinistra hanno disertato l’iniziativa lanciata dal quotidiano. Continua sull’Huffington Post