Le feste di Sicilia non finiscono mai

L'assessore ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, e l'assessore al Turismo, Elvira Amata (foto Mike Palazzotto)

Non c’è verso: né i sequestri della Guardia di Finanza né le inchieste delle procure frenano gli sprechi della corrente turistica di Fratelli d’Italia. Ogni mese, con la banalissima scusa di offrire al mondo il brand Sicilia, i discepoli dell’ex assessore Manlio Messina, detto il Balilla, bruciano milioni di euro in festival, rassegne, convegni. E soprattutto in “comunicazione” che è la voce, occulta e maleodorante, con la quale amministrano le peggiori clientele. Per il Bellini Context hanno versato novecentomila euro nelle tasche di Vincenzo Montanelli, il principe dei comunicatori. Oggi si sono inventati un’altra allegra manifestazione da dedicare al cinema. Hanno stanziato mezzo milione di euro. Non sanno nemmeno dove la rassegna si terrà. Ma intanto mobilitano organizzatori e venerati maestri della fuffa. Le feste malsane di Sicilia cominciano sempre così.

Giuseppe Sottile :

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