Carlo Calenda e Matteo Renzi non hanno avuto bisogno di ricorrere ai sondaggi per elevare il Bullo agli onori degli altari. Si sono affidati a due postulatori di grande attendibilità: Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini. La ministra per il Sud ha ammesso che il sopracitato Bullo arrivava nel suo ufficio accompagnato da un intermediario di affari ma poiché aveva la testolina impomatata e teneva la pochette nel taschino non poteva che essere una persona per bene. La ministra per gli Affari Regionali invece ha tratteggiato gli orizzonti di gloria che si aprono davanti al Terzo Polo in vista delle elezioni regionali del 25 settembre: il Bullo le ha promesso che porterà con sé oltre metà di Forza Italia; che arriveranno le colonne agrigentine di Marco Zambuto e Riccardo Gallo Afflitto; che la vittoria è certa, sicura e irreversibile. Come i sondaggi di Barbagallo.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Le ferree certezze di Renzi e Calenda
carlo calendamatteo renzi
-
Articoli Correlati
-
Via libera di FdI
Riggio all’aeroportoBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…