Sono cominciati questa mattina i trasferimenti dei migranti presenti nell’hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa, sulla nave quarantena Gnv Azzurra. L’imbarcazione ha complessivamente 1.000 posti. L’imbarco, sotto il monitoraggio di polizia e carabinieri, avviene a Cala Pisana. I migranti, con mascherine e zaini, vengono dislocati dalla Croce Rossa nei vari ponti. Finora ne sono saliti a bordo 250, tutti tunisini.
“C’è un’emergenza nell’emergenza. Quella sanitaria legata alle presenze di così tanti migranti in Sicilia. Il governo della Regione sta lavorando alacremente per dar sicurezza ai cittadini siciliani e ai cittadini che si recano nella nostra regione per motivi di turismo”. Lo ha detto l’assessore regionale siciliano alla Salute, Ruggero Razza, che da stamani si trova a Lampedusa per seguire da vicino l’evolversi della emergenza migranti.
“Qui a Lampedusa realizziamo una struttura dedicata per i tamponi, realizziamo un laboratorio perché possano essere immediatamente processati sull’isola – ha aggiunto l’esponente del governo siciliano -. Facciamo tutto quello che si deve dal punto di vista sanitario per dare il massimo della serenità a tutti coloro che vivono in Sicilia e coloro che vengono in Sicilia per ragioni di svago in un mese così importante per l’economia siciliana com’è quello d’agosto”. Ad accompagnare Razza, accolto dal sindaco di Lampedusa Totò Martello, c’è anche Guido Bertolaso, che sta seguendo per la presidenza della Regione la fase post lockdown, il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina e la manager dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni. Nel corso della visita si è svolta anche una ricognizione nel poliambulatorio dell’isola: è uno dei siti che potrebbero ospitare il nuovo ospedale delle Pelagie che il governo regionale intende realizzare. Il sopralluogo è proseguito all’hotspot, e con un imprevisto.
Sulla vicenda è intervenuto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare. Tanto più non possiamo tollerare che in questo momento in cui la comunità internazionale intera ha fatto tantissimi sacrifici, questo risultati siano vanificati. Addirittura ci sono migranti che tentato di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo essere duri e inflessibili – ha aggiunto il premier durante un punto stampa a Cerignola -. Stiamo collaborando con le autorità tunisine. È quella la strada. Io stesso ho scritto una lettera al presidente tunisino e sono contento che abbia fatto visita ai porti per rafforzare la sorveglianza costiera”. Conte ha annunciato la linea dura: “Dobbiamo contrastare i traffici e l’incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimentano questi traffici illeciti. Dobbiamo continuare in questa direzione e intensificare i rimpatri”.