Dagli stracci alle coltellate è un attimo. Clima tesissimo nel Movimento 5 Stelle siciliano, anche se la questione – per una volta – non tange l’Ars. Bensì coinvolge due europarlamentari dell’Isola: da un lato l’alcamese Ignazio Corrao, che di recente è stato sospeso per un mese dal collegio dei probiviri; dall’altro l’ex Iena Dino Giarrusso, catanese. Si sono sfidati un anno fa per Bruxelles, e Corrao è stato il primo eletto della lista per una manciata di voti. I due non si sono mai piaciuti. Tanto che, come riportato da Live Sicilia, in chat il clima si è fatto arroventato non appena Giarrusso ha sottolineato che l’ultimo voto in dissenso di Corrao – che gli è costato la sospensione di un mese e la decadenza da “facilitatore” – è arrivato dopo un altro “no” nei confronti della commissione Von der Leyen. La puntualizzazione non è andata giù al deputato di Alcamo, che ha replicato stizzito: “Giarrusso è pronto a chiedere sanzioni nei confronti di tutti quelli che hanno votato in maniera difforme nel M5s o la sua intransigenza vale solo per attaccare me?”. Qualche mese fa lo stesso Giarrusso, in un audio reso pubblico da “Il Fatto quotidiano”, se la prendeva con Giancarlo Cancelleri per la scelta di aver abbandonato l’assemblea regionale e accettato la nomina di vice-ministro a Roma. Una scelta avallata dallo stesso Corrao.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Tra i grillini la pace è diventata un’illusione
dino giarrussoignazio corraomovimento 5 stelle
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