Dipendenti non pagati, tfr non erogati e cassa integrazione usata in modo fraudolento. Sono le accuse contenute in un’inchiesta televisiva di Report, a firma Giorgio Mottola, che ha acceso i riflettori sulle attività imprenditoriali di Daniela Santanchè e hanno aperto un caso politico. Le opposizioni chiedono a Giorgia Meloni di riferire in Parlamento e alla ministra del Turismo di rassegnare le dimissioni.

Report, andato in onda lunedì, ha diffuso testimonanze di dipendenti e fornitori storici delle aziende di Santanchè, puntando il dito contro una serie di condotte societarie improprie. A Santanchè si contesta in particolare la gestione di Visibilia e Ki Group Spa: la prima è una società editoriale – che pubblica tra le altre cose il mensile cinematografico Ciak e il settimanale Novella 2000 – che l’imprenditrice piemontese ha guidato fino alla nomina ministeriale lo scorso ottobre, quando ha passato il testimone all’attuale compagno, il principe Dimitri Kunz d’Asburgo, a cui ha ceduto anche la propria quota del Twiga, il lussuoso stabilimento balneare di Forte dei Marmi; la seconda è un’azienda leader nel settore biologico, controllata dalla senatrice insieme all’ex compagno e socio Canio Mazzaro fino al giugno 2022. L’inchiesta di Mottola denuncia come le società guidate prima direttamente da Santanchè e poi affidate ad altri siano state condotte a vantaggio dei soci con trasferimenti di liquidità e a danno dei dipendenti, pagati in ritardo o non pagati affatto, con versamenti previdenziali non pervenuti, e poi licenziati. I dipendenti delle due società avrebbero lavorato a tempo pieno anche se formalmente risultavano in cassa integrazione a zero ore e, dopo il licenziamento, non sarebbero neppure stati liquidati, quando la ministra – nella stagione delle chiusure per Covid – rivendicava di anticipare la cig per i suoi dipendenti. Anche i fornitori, sempre secondo le accuse di Report, sarebbero ancora in attesa dei pagamenti dovuti. Continua su Huffington Post