Le cattive performance contabili di alcuni soggetti pubblici appesantiscono il risultato economico della Regione siciliana nel suo complesso. E’ quanto emerge dal bilancio consolidato per il 2021, approvato nei giorni scorsi dal governo Schifani.

Il risultato economico aggregato risulta pari a 647.898.226 euro, mentre quello della sola Regione è di 777.948.562. «Esso rispecchia la somma algebrica dei risultati economici della Regione e dei soggetti che partecipano al consolidamento al netto delle variazioni. Confrontato con il risultato economico della Regione – si legge nel documento – l’aggregazione ha prodotto un peggioramento pari a 130.050.336 euro». Dopo il via libera dato dal governo, il bilancio consolidato 2021 sarà al centro dell’audizione in commissione Finanze dell’Ars, martedì prossimo, dell’assessore all’Economia Marco Falcone e del ragioniere generale Ignazio Tozzo.

Su 161 soggetti (società partecipate, enti, organismi strumentali pubblici) del gruppo amministrazione pubblica (Gap), il governo ne ha inseriti 74 nel perimetro e quelli consolidati alla fine sono stati 60 (furono 32 nel 2020). Sono 19 i soggetti con un risultato economico negativo, tra questi: spiccano – 117,35 milioni per la Resais, Risanamento e sviluppo attività industriali siciliane Spa; – 70,65 mln Crias, -13,23 mln il Consorzio autostrade siciliane, -9,35 mln l’Istituto autonomo case popolari di Palermo. Tra i più virtuosi, il Fondo pensioni Sicilia con 85 mln, l’Istituto autonomo case popolari di Catania con 7,1 mln, il Parco archeologico di Naxos e Taormina con 3,6 mln, l’Ersu di Messina con 3 mln, il Parco archeologico di Siracusa Eloro e villa del Tellaro con 2,9 mln.