La prima a presentarsi ai cronisti, a consiglio federale finito, è Giulia Bongiorno. I toni pacati di sempre, parla non da senatrice della Lega, ma da avvocato di Matteo Salvini. E sembra dare la linea: invitando alla pacatezza, ad evitare lo scontro istituzionale. Ad aspettare, sul caso Open Arms, la sentenza. “Confidiamo nel fatto che c’è sempre e comunque la possibilità che arrivi una attenzione maggiore alle carte e chi ha attenzione alle carte non può non concordare nel corretto operato di Salvini”, dice. Il riferimento è alla decisione che il giudice di primo grado dovrebbe prendere a fine ottobre, nel processo Open Arms: il pm sabato ha chiesto per l’allora ministro dell’Interno che bloccò nel porto 147 migranti salvati dalla nave dell’Ong spagnola sei anni di carcere. L’accusa è di sequestro di persona aggravato e rifiuto di atti d’ufficio. “Non c è nessuna voglia di acutizzare scontri con la magistratura – aggiunge l’avvocata e senatrice – C’è assoluta e piena fiducia nei confronti della magistratura ma nel contempo c’è consapevolezza che nell’ambito di questo processo ci sono alcune anomalie. Confidiamo in una conclusione favorevole”. Continua su Huffington Post
Federica Olivo per HuffPost
in Buttanissimi Extra
L’avvocato: Matteo, adagio
giulia bongiornomatteo salvini
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