Per anni l’Ast, l’Azienda siciliana Trasporti è stata additata come simbolo degli sprechi e dell’inefficienza. Adesso la narrazione è cambiata e la società partecipata dalla Regione siciliana pubblica online il Bilancio del 2020. “Rendere pubblico il bilancio dell’Ast è una possibilità prevista dalla legge: ci è sembrato giusto fare così perché quando si gestiscono risorse pubbliche bisogna essere trasparenti”: è la versione di Gaetano Tafuri, presidente dell’Ast.
Ast, operazione trasparenza. Bilancio in positivo negli ultimi due anni
Adesso, dopo aver riportato la società sulla linea dell’equilibrio, il mandato di Tafuri sta per scadere. Entro la fine del mese si riuniranno i vertici aziendali per capire quale futuro si prospetta per la società del trasporto pubblico siciliano. “Non sono attaccato alla poltrona – spiega l’avvocato catanese – la mia missione era mettere a posto i conti della società e farla funzionare in modo ottimale per gli utenti siciliani. Per due anni di seguito siamo riusciti a chiudere il bilancio in positivo, senza perdite. A questo punto serve una strategia di potenziamento e rilancio. Non resterà a far galleggiare questa compagnia che oggi mostra tutta la sua utilità. L’Ast può diventare un asset fondamentale per la Sicilia, ma servono investimenti pubblici”.
Ast, operazione trasparenza. Tafuri, “adesso serve una svolta”
Non c’è polemica o tono di sfida nelle parole di Tafuri, semmai la consapevolezza di aver adempiuto alla missione e la certezza di poter centrare altri obiettivi. “Lavorando all’interno della compagnia ho scoperto le sue potenzialità. Ma serve uno scatto in avanti. Che si potrebbe ottenere con risorse del Pnrr o dei fondi europei. Non mi vedo incollato alla poltrona della presidenza, la mia storia lo dimostra. La mia famiglia ha oltre 250 anni di storia nell’avvocatura a Catania – tiene a precisare – quindi il mio incarico all’Ast l’ho vissuto con spirito di servizio e con la volontà di mettere ordine a una situazione che la cronaca degli anni passati aveva ben illustrato in tutte le sue criticità”.
Ast, operazione trasparenza. Tafuri, “i comuni adesso si fidano di noi”
L’Ast ha un volume d’affari consolidato che si attesta attorno ai 100 milioni di euro l’anno. I mezzi della compagnia partecipata percorrono ogni anno 18 milioni di chilometri sulle complicate strade siciliane. Per anni il compito di Ast si fermava lì. I comuni della Sicilia, pur avendone la possibilità, non affidavano più i servizi all’Ast. Perchè non si fidavano. “Come si vede anche dal bilancio – sottolinea Tafuri – l’azienda riscuote nuovamente la fiducia dei suoi interlocutori ed abbiamo percorso più di 4 milioni di chilometri con servizi aggiuntivi. Sono le richieste che arrivano dai comuni, anche per servizi scolastici. Avere ottenuto questi risultati, finanziari e tecnici nei tempi della pandemia, è un motivo di grande orgoglio”.
Ast, operazione trasparenza. Tafuri, “tagli necessari per ripartire”
Una grossa crepa nel bilancio dell’Ast era rappresentata dalla voce manutenzioni. “Era un bagno di sangue – è l’accusa del presidente dell’Ast – con costi che lievitavano per l’esternalizzazione dei servizi. Si creavano situazioni paradossali, con le lavorazioni che venivano compiute nelle nostre officine a prezzi esorbitanti. Adesso, a parte le manutenzioni altamente specialistiche, l’officina è interna e così sono stati abbattuti notevolmente i costi. Anche per i pezzi di ricambio siamo stati molto pignoli a verificare la corretta gestione di quel settore”.
Ast, operazione trasparenza. Tafuri, “inglobata Jonica Trasporti”
La strategia messa in campo da Tafuri, in fondo, è stata quella della tolleranza zero verso gli sprechi e della razionalizzazione dei costi. Altro capitolo che ha avuto bisogno di un reset è stato quello delle partecipazioni con altre compagnie di trasporto. Caso storico è quello di Jonica Trasporti. “Stavano tentando di utilizzare Jonica Trasporti come cavallo di Troia per prendere tutta l’Ast. E’ storia ed è cronaca di oggi. Abbiamo estromesso il socio privato e acquisito l’intera compagnia, che oggi offre dei servizi utilissimi nella zona del messinese”. Inglobare le compagnie satellite, inoltre, ha consentito di ridurre i costi operativi, cancellando i costi di CdA e di sedi che erano in fondo soltanto dei duplicati della “casa madre”.
Ast, operazione trasparenza. Tafuri, “serve impegno della politica per risorse certe”
Per Tafuri, il futuro di Ast è rosa, anzi verde. “Serve un impegno della politica, servono risorse – conclude Tafuri – perchè Ast non può continuare a lavorare con il personale in somministrazione e serve una rigenerazione del parco vetture. Abbiamo 600 mezzi che operano su tutto il territorio regionale. Un ricambio graduale va pensato. Ma bisogna iniziare a pensarci oggi. Credo che sia importante immaginare un futuro green anche nel trasporto pubblico regionale, dotando l’Ast di mezzi elettrici e a idrogeno, mezzi che rappresentano la vera svolta in chiave ambientale”.