Palermo, legge all’Ars per gli alluvionati

Due persone sono morte annegate in un sottopasso di viale della Regione a Palermo, allagato per la bomba d'acqua caduta in città. Erano in un'auto, sommersa dalla pioggia, che è rimasta blocca in strada. Sul posto i sommozzatori dei vigili del fuoco che stanno intervenendo per recuperare i corpi. ANSA

La conferenza dei capigruppo dell’Ars ha dato priorità all’esame del disegno di legge presentato dal Partito Democratico che prevede il risarcimento danni subiti da privati cittadini ed attività produttive e commerciali in occasione dell’alluvione che ha investito Palermo lo scorso 15 luglio. “Il ddl – dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars – contiene misure per fronteggiare spese urgenti da destinare all’accertamento dei danni, alla rimozione delle situazioni di pericolo ed alla predisposizione di un piano degli interventi relativi al ripristino degli edifici e dei beni mobili privati, come ad esempio automobili o motocicli, arredi o elettrodomestici, distrutti o danneggiati in occasione del nubifragio che ha interessato il capoluogo”. Il disegno di legge passerà adesso al vaglio della commissione Bilancio e della commissione Affari istituzionali, quindi sarà esaminato dall’aula.

L’iniziativa trova il plauso di Vincenzo Figuccia, deputato regionale dell’Udc: “Allo stesso ddl – ironizza il parlamentare – se fosse possibile, aggiungerei la responsabilità unica da parte di chi governa la città da ripetute consiliature. Continuiamo a palesare l’inadeguatezza dell’amministrazione Orlando ma non possiamo fermarci a questo sentimento di amarezza che accompagna un po’ tutti. La Regione e il governo regionale devono fare la propria parte nel contrasto al dissesto idrogeologico attraverso l’impiego di risorse importanti che dovranno prevenire nuovi e simili catastrofi. Molta gente ha perso la propria casa e tutto ciò che aveva e il sentimento di rabbia non ammette certi teatrini infantili da parte di chi non vuole assumersi dopo trent’anni e più la responsabilità civile, politica e amministrativa”.

Audizione all’Ars sui fatti di Palermo: presente anche Orlando

“Su nostra proposta oggi la Commissione Ambiente ha affrontato in un vero e proprio tavolo tecnico, cause e soluzioni sugli ormai cronici disagi che provocano gli eventi alluvionali a Palermo. Chi parla di evento straordinario con l’allagamento dei sottopassi di Palermo mente o fa finta di non ricordare dato che si registrano ogni anno anche se non di tale entità”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci e Giampiero Trizzino a margine dell’audizione in Commissione Ambiente all’Ars avente per oggetto il recente nubifragio che ha colpito Palermo il 15 luglio. “Le responsabilità sono molteplici e abbiamo il dovere di risolvere la questione: Servono un sistema di allerta meteo efficiente, sistemi di early warning, semafori e dissuasori agli ingressi dei sottopassi e gli interventi tanto attesi del rifacimenti dei collettori nord e sud e del cosiddetto ferro di cavallo che potrebbero risolvere il problema del deflusso delle acque. Oggi abbiamo trovato intesa tra gli attori coinvolti, ma si faccia in fretta”.

“Al di là delle opere straordinarie – prosegue la nota dei grillini – il Comune di Palermo ha l’obbligo e il dovere di effettuare la manutenzione ordinaria, come la pulizia delle caditoie, la scerbatura degli spartitraffico e la rimozione meccanica dei rifiuti e degli aghi di pino, cosa che oggettivamente non avviene puntuale e pianificata. E’ scandaloso in ogni caso che il piano di prevenzione del Comune di Palermo risalga al 2012. Non è l’ora di fare polemica, ma servono fatti immediati. Tra questi, abbiamo avuto rassicurazione sulla veloce caratterizzazione dei materiali interessanti il collettore nord, lavori già in gara e che saranno terminati nel giro di poche settimane. Occorre un piano immediato di riforestazione delle aree limitrofe della città devastate dagli incendi degli ultimi anni per arginare a monte la discesa di fango e detriti in caso di forti piogge. Occorre insomma un lavoro sinergico tra tutti gli attori in campo, dalla Protezione Civile che presto richiederà l’attivazione di un potente radar meteo per la Sicilia, al Comune, passando per le competenze della Regione a quelle del Governo”.

Paolo Mandarà :Giovane siciliano di ampie speranze

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie