E’ stata approvata in pochi minuti la legge che sblocca il pagamento degli stipendi per i Forestali che, dal 3 giugno scorso, hanno garantito la ripresa della campagna anti-incendio, con due settimane d’anticipo rispetto alle abitudini della Regione. Dopo la bocciatura di Bruxelles, che non ha dato il via libera alla riprogrammazione dei 77 milioni previsti dall’ultima Legge di Stabilità, il parlamento siciliano ha individuato 64 milioni a valere sul bilancio (asfittico) della Regione: si tratta, almeno in parte, di risorse stanziate da una legge nazionale che sostiene la ripartenza degli enti locali indeboliti dal Covid; pochi spiccioli, invece, vengono prelevati dal capitolo dei Forestali e dell’Esa.
“Così – ha detto in aula Gaetano Armao, assessore all’Economia – si riuscirà a completare il percorso e a garantire la tutela del territorio e l’occupazione di tanti lavoratori che annualmente prestano la loro attività in difesa dei nostri boschi e foreste”. Soddisfatto anche l’assessore alle Politiche agricole, Toni Scilla, da cui deriva la proposta di legge. A evitare che la proposta dell’esecutivo naufragasse, però, ci hanno pensato le opposizioni: “Grazie al voto favorevole dei deputati del PD – ha scritto sui social il capogruppo dem, Giuseppe Lupo – è stato approvato il Ddl ‘Disposizioni per il settore della forestazione’, per la tutela dell’ambiente ed in particolare dei nostri boschi. Senza la presenza e il voto favorevole del PD la legge non sarebbe stata approvata per mancanza del numero legale. Assente in Aula anche il presidente Musumeci, evidentemente l’ambiente non è una priorità del suo governo”.