“Ringrazio l’Assemblea regionale siciliana per il voto unanime con cui è stato approvato il disegno di legge contro la povertà e l’esclusione sociale. Un ringraziamento particolare a tutti i capigruppo e, inoltre, al Dottore Emiliano Abramo, che ci ha dato un prezioso input per l’approvazione di questo disegno di legge per la lotta contro la povertà. E’ un momento difficilissimo quello che stiamo vivendo e non sappiamo in autunno che situazione sociale ci ritroveremo, anche a causa dello sblocco dei licenziamenti. Ringrazio l’assessore alla Famiglia, Scavone e l’assessore all’Economia, Armao, per la disponibilità mostrata nei confronti di questo DDL. Oggi è uno di quei giorni in cui sono contento di essere Presidente dell’Ars”. Così il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha commentato l’approvazione della legge contro la povertà e l’esclusione sociale.
“Abbiamo sostenuto con convinzione il disegno di legge contro la povertà e l’esclusione sociale che affronta una delle emergenze più gravi della nostra isola: è importante avere strumenti in grado di sostenere le fasce sociali più deboli soprattutto sul versante del fabbisogno alimentare, i soggetti in condizione di isolamento o di esclusione sociale. Di certo non basterà un disegno di legge per sconfiggere la povertà, oltretutto nonostante le richieste del PD, il governo Musumeci ha destinato a queste misure somme del tutto insufficienti: per questo chiederemo che nella prossima finanziaria si individuino nuove e maggiori risorse”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars, a proposito del disegno di legge “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale” approvato oggi all’Ars con il voto favorevole del Partito Democratico.
Il M5S, pur con qualche perplessità, ha votato favorevolmente al ddl per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. “Nessuno – dicono i deputati 5 stelle – deve essere lasciato indietro, e il M5S, da sempre attentissimo alle politiche sociali, come dimostra il reddito di cittadinanza, vera e propria ancora di salvezza per tantissime persone durante il lockdown, in questo senso non poteva non dare il suo contributo. Onestamente non sappiamo se questa norma servirà a qualcosa. Di certo era ed è nostro dovere fare di tutto per evitare tragedie come quella accaduta pochi giorni fa a Marianopoli, dove due sorelle, a poche ore di distanza l’una dall’altra, sono morte perché in condizioni di degrado e povertà assoluta, probabilmente per denutrizione”. Le perplessità del Movimento sono relative alle fonti di finanziamento della legge e alla complessità delle operazioni di rendicontazione.