A Lampedusa gli sbarchi non finiscono più. Un barchino, con a bordo di 19 tunisini, è giunto durante la notte nell’isola. L’imbarcazione è stata bloccata e sequestrata dai militari della Guardia di finanza. Il piccolo gruppo è stato portato all’hotspot di contrada Imbriacola dove, all’alba, erano presenti 356 ospiti. In mattinata, su disposizione della Prefettura di Agrigento, in 100 verranno trasferiti con il traghetto di linea Sansovino a Porto Empedocle. Ieri, sull’isola, si erano registrati 12 sbarchi con un totale di 342 persone, in 316 – sempre nella giornata di ieri – erano stati imbarcati sulla nave quarantena Atlas.
Sono state sospese invece le ricerche dei dispersi del naufragio avvenuto mercoledì scorso, in cui hanno perso la vita 7 donne (di cui una incinta). I 46 migranti superstiti hanno raccontato che all’appello mancherebbero nove persone, fra cui diversi bambini. La Capitaneria di porto, la Guardia di finanza e i carabinieri li hanno cercati per tre giorni. Senza esito.
Ieri, intanto, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese è stata accolta dal presidente Musumeci, alla Basilica di Santa Lucia, a Siracusa, per ammirare la tela del Caravaggio. Non sono mancati alcuni spunti sul fenomeno migratorio. “Non si possono accettare i morti in mare, non deve accadere, e noi dobbiamo contrastare questa tratta di esseri umani”, ha detto la titolare del Viminale a proposito degli ultimi due episodi: il naufragio in Tunisia con 43 morti e il ritrovamento su una spiaggia libica dei cadaveri di 14 migranti. “L’Europa deve essere ancora più presente – ha continuato Lamorgese – Per fortuna l’argomento è all’ordine del giorno del Consiglio Europeo e se ne parlerà in maniera concreta nel consiglio di ottobre. Occorre operare con il partneriato di tutti nei Paesi africani per evitare che le condizioni economiche e sociali spingano le persone a fuggire. Bisogna operare sulle economie di quei Paesi e l’Europa può fare tanto”.