Non ci sono solo i grandi scandali come SeeSicily o Cannes. C’è anche uno scandalume diffuso, che ruota attorno a un esercito di pagnottisti, tutti riconducibili al sottobosco politico. Palazzo d’Orleans, che non riesce ad arginare l’opaco avvocato d’affari seduto alla sua destra, non ha ovviamente alcuna voglia di gettare gli occhi sui markettisti che traccheggiano con l’assessore Elvira Amata, a trazione Balilla, o con quello delle Infrastrtture pure lui affiliato alla corrente turistica di Fratelli d’Italia. E portano a casa contratti scandalosi. Pensate: il lobbista che si è attaccato come una sanguisuga al Consorzio per le autostrade, ha drenato 50 mila euro per il 2023. E pochi giorni fa, con un’altra società, ha chiuso un nuovo contratto di 120 mila euro. Per fare cosa? Leggete la delibera del vanesio direttore generale Franco Fazio: non lo capirete mai.