Nel partito dei “possibilisti” relativamente all’apertura delle scuole, c’è invece Roberto Lagalla, L’assessore regionale all’Istruzione, diversamente da Razza, continua a sostenere che “nelle scuole siciliana il contagio è sotto controllo” e che “la percentuale di alunni positivi decresce a ogni controllo quindicinale. Partendo da uno 0,60 per cento, oggi siamo in una forbice fra lo 0.35 e lo 0.45” ha spiegato a La Sicilia. Assieme ai colleghi Falcone e Razza, Lagalla ha buttato giù un piano a scaglioni: che dall’8 gennaio prevede una ripresa delle lezioni in presenza al 50%, con pari ore di didattica a distanza. Ma che da lunedì 18, invece, vedrà il ritorno a regime dell’attività in aula, addirittura al 75%, grazie “ai nove piani operativi concertati coi prefetti, per il potenziamento del trasporto urbano”. Insomma, verrà incrementata l’offerta di corse e mezzi grazie a un complicato aggiornamento dei contratti di servizio con le ditte che si occupano del trasporto pubblico. I piani approvati in giunta, ammette però Lagalla, sono da ritenersi validi “salvo peggioramenti della curva epidemiologica o diverse normazioni nazionali”.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Lagalla si oppone: “In classe contagi minimi”
roberto lagallaruggero razzascuola
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