Ma a chi appartiene quel giornaletto on line che ogni due per tre ci delizia con una foto di Schifani, azzizzato come uno statista, con gli occhialini da intellettuale, il sorrisetto rassicurante e le bandiere d’ordinanza dietro le spalle? Ma sì, appartiene a lui: all’editore che vende a caro prezzo la sua protezione – chiamatela pure copertura stampa – a consorzi e società imbottite di denaro pubblico; all’editore che offre interviste da bar agli assessori che gli consentono di incamerare appalti a dir poco bizzarri o azzardati. Ma si sa: lui non fa nulla per niente. E di fronte a una così ferrea regola di mercato una domanda sorge spontanea: a cosa si deve questa improvvisa vampata di leccuculismo nei confronti di Schifani? Dicono che le trattative siano state condotte personalmente dalla Zarina di Palazzo d’Orleans. Nessuno si piglia se non si assomiglia.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La Zarina comanda e il picciotto va e fa
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