Sale sul palco a raccontare i successi del governo Meloni e torna a essere Giorgia. La statista orgogliosa da un lato, l’underdog rabbioso dall’altro. Alla festa “Atreju” di Fratelli d’Italia al Circo Massimo, tra la sua gente che la acclama come fa da anni, la presidente del Consiglio rivendica i risultati del suo governo – “La via italiana” è lo slogan scelto quest’anno, mentre sorvola ad arte su molti punti critici, compreso il recentissimo rinvio dell’approdo della manovra in Aula – e ringrazia le persone che le stanno vicino. Tra questi c’è la sorella Arianna, che la premier con ironia difende dalle accuse di aver avuto una qualche influenza su alcune nomine. Ma più che elogiare gli amici, Meloni mette in fila i suoi nemici. Una lista di nemici pubblici – come Romano Prodi, Elly Schlein, Maurizio Landini – quelli che a suo dire in un modo o nell’altro remano contro il governo. Alcuni hanno nome e cognome, altri sono da ascrivere nella categoria di gufi e simili. Tutti hanno la colpa di non volere il bene dell’Italia. Continua su Huffington Post