Su Manlio Messina – il Balilla che per tre anni ha spadroneggiato all’assessorato del Turismo – abbiamo speso litri di inchiostro. Abbiamo documentato la sua spregiudicatezza, le sue scempiaggini, persino il suo volgarissimo linguaggio da caserma. Abbiamo soprattutto denunciato gli scandali: come quello di Cannes, con oltre due milioni di euro bruciati in una passerella priva di senso. Oggi Mario Barresi rivela, su La Sicilia, che il successore del Balilla, Francesco Scarpinato, riprende la strada dorata della Croisette ed eleva lo spreco da due a tre milioni e mezzo. Soldi che vanno, manco a dirlo, ad una società del Lussemburgo, un paradiso fiscale dove trovano rifugio gli avventurieri che fanno affari con la Regione. Ricordate Ezio Bigotti, il piemontese che intascò oltre cento milioni con un censimento fantasma? Segnatevi quest’altro nome: Patrick Nassogne.