“Non c’è stata, né ci sarà alcuna nomina a sovrintendente o a direttore artistico. Io sono un direttore d’orchestra e svolgo il mio lavoro in tutto il mondo. Un direttore artistico, per svolgere bene il suo lavoro, deve essere presente in teatro, per far fronte a tutte le necessità degli artisti e delle maestranze”. Lo ha detto Beatrice Venezi, in risposta al Fatto quotidiano che l’aveva inserita fra i papabili per la guida del Teatro Massimo. Il direttore d’orchestra, sottolinea che non potrebbe “modificare” la propria vita professionale “poiché, proprio in virtù dell’intensa attività che svolgo, soprattutto all’estero, non riuscirei a compierla con la dedizione necessaria”. Il nome della Venezi viaggiava in tandem con quello di Marco Betta, attuale soprintendente: su di loro si reggeva il ticket fra il governatore Schifani e il sindaco Lagalla, che invece hanno posto una pregiudiziale sui “nomi calati dall’alto” del ministro Giuli. E’ stato il successore di Sangiuliano, che nei prossimi giorni prenderà parte all’iniziativa di Fratelli d’Italia a Brucoli, ad aver annunciato novità a breve sul vertice del Teatro palermitano.
Paolo Cesareo
in Sottoapertura
La Venezi molla il Massimo
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