“Vendetta, tremenda vendetta”. L’ha covata in seno per dieci giorni. Ha masticato amaro da quando ha saputo che Mister Nakajima, il magnate giapponese che per il proprio compleanno ha preso in affitto il Massimo e il Politeama, aveva invitato il sindaco Lagalla e non lui. E ha rosicato. Ma ieri, tra un comma e l’altro della legge di stabilità, ha dato finalmente sfogo ai propri risentimenti e ha inserito una norma – Art. 36, comma 8 – con la quale “si fa obbligo” agli enti gestori di emanare un regolamento sull’uso dei Teatri allo scopo di tutelarne il decoro e “le finalità culturali e artistiche”. Basta, dunque, con le platee trasformate in ristoranti. Basta con gli stucchi imbrattati dall’olio delle panelle. Ogni violazione sarà punita con la revoca dei finanziamenti. Firmato, l’Uomo delle Cinque Rime: rancoroso, livoroso, malmostoso, permaloso, sospettoso.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La vendetta nascosta tra le pieghe del comma
finanziariaregione sicilianarenato schifaniroberto lagalla
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