Il Bullo – proprio lui, quello che spaccia ai leccaculisti nuove bugie sulla Finanziaria dei bluff – non sa perdere. Aveva tentato con l’Amat, l’azienda palermitana dei bus, di farsi pagare una parcella di tre milioni per consulenze fantasma. E con l’arroganza che lo distingue l’aveva trascinata in una causa che anni dopo ha perso clamorosamente: pensate che il Tribunale lo ha pure condannato a pagare ventimila euro per le spese di giustizia. Apriti cielo. Lui, che si ritiene un boss, non riesce a inghiottire il boccone amaro e dal giorno della sconfitta flagella l’Amat con richieste a dir poco temerarie. Vuole gli ultimi bilanci; intimidisce; minaccia. L’amministrazione della municipalizzata non ne può più. E pensa di denunciarlo per abuso di potere. Ci sarà a Palermo un giudice in grado di insegnargli che le sentenze non ammettono né vendette né ritorsioni.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La vendetta di un Bullo che non sa perdere
regione siciliana
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