Professor Giovanni Orsina, in tre ore di conferenza stampa e 42 domande il mondo di Giorgia Meloni non è cambiato né si è allargato: i guasti ereditati dalla “sinistra” non meglio identificata, la rivendicazione del grande lavoro quando i risultati latitano come sull’immigrazione, le inerzie di quelli che c’erano prima. Non la stupisce questa continua narrazione in difesa – quasi un’excusatio non petita – dalla premier di un governo numericamente forte ed elettoralmente col vento in poppa?
Essere in difesa è una delle caratteristiche sostanziali di Giorgia Meloni. È iper-prudente, attentissima, ansiosa di tenere i processi sotto controllo, eccede sempre sul versante della cautela, mai dell’ardimento. È un tratto psicologico, direi. Se un’azione promette buoni dividendi ma implica anche dei rischi, tende a evitarla. Continua su Huffington Post