Momenti di ansia, giorni di smarrimento. Oggi mi è arrivato tra le mani un illuminante libro di Roberto Calasso. Si intitola “L’innominabile attuale”. Si apre così: “La sensazione più precisa e più acuta, per chi vive in questo momento, è di non sapere dove ogni giorno sta mettendo i piedi. Il terreno è friabile, le linee si sdoppiano, i tessuti si sfilacciano, le prospettive oscillano”. Poi il libro ricorda che Auden intitolò “L’età dell’ansia” un poemetto a più voci ambientato in un bar di New York, verso la fine della guerra. “Oggi quelle voci suonano remote, come se venissero da un’altra valle. L’ansia non manca, ma non prevale. Ciò che prevale è l’inconsistenza, una inconsistenza assassina”. Tra le inconsistenze più devastanti c’è sicuramente la politica, quella che si è smarrita per strada e non sa trovare un riparo per tutti noi. I nomi sceglieteli voi.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La stagione infelice dell’inconsistenza
politicaroberto calasso
-
Articoli Correlati
-
Via libera di FdI
Riggio all’aeroportoBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…