Era nell’aria da alcuni mesi, tra 48 ore sarà ufficiale: il Movimento 5 Stelle perde pezzi all’Assemblea siciliana, dove quattro deputati lasciano il gruppo parlamentare e assieme al collega Sergio Tancredi, espulso qualche giorno fa dal collegio dei probiviri e transitato al Misto, formeranno un nuovo gruppo. La linea, come riportato dall’Ansa, sarà di autonomia. I deputati valuteranno atto per atto i provvedimenti da votare. Vanno via Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Valentina Palmeri ed Elena Pagana.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ultima Finanziaria, dove i “dissidenti” si sono astenuti e Tancredi ha votato addirittura a favore. Il parlamentare di Marsala, espulso dai vertici dei Cinque Stelle per le mancate restituzioni, è stato il primo a segnalare, nei mesi scorsi, la scarsa incisività dei deputati grillini nell’azione di contrasto del governo Musumeci. Palesando l’esigenza di dialogare con il governo e non opporsi a prescindere. Proprio qualche giorno fa, i colleghi, gli hanno manifestato in un post tutta la loro solidarietà per il “torto” subito a Roma. Esprimendo un certo dissenso per l’assenza di dialogo e confronto all’interno del gruppo parlamentare, ormai allo sbando dopo l’addio di Giancarlo Cancelleri (transitato nel frattempo al governo del Paese).
La corda adesso si è spezzata. Il deputato palermitano Giampiero Trizzino, in un’intervista rilasciata a Live Sicilia, ha espresso il pensiero di chi è rimasto: “Conoscendo bene i miei colleghi, faccio fatica a trovare una linea che unisca tutti e cinque. Vedo semmai tanti motivi personali alla base di questa scelta. Ma così per loro è molto rischioso. Oggi magari qualcuno può essere ammaliato da Musumeci… ma domani? Qual è l’ideale che li spinge fuori? Il fatto che sono scontenti? Mi pare un po’ poco”. Venerdì mattina, in conferenza stampa, sarà ufficializzata la separazione e, quasi certamente, la creazione di un nuovo gruppo.