I contagi settimanali sono 3.830, in aumento del 7,3% rispetto a sette giorni prima. Con un’incidenza di 77 casi per 100 mila abitanti. Le tre settimane di “zona gialla” non fanno arretrare la Sicilia. Le consegnano, semmai, una raccomandazione di cautela. Oggi, come ieri, il tasso di contagiosità è del 2,6%: 519 casi su oltre 19 mila tamponi eseguiti. Le misure adottate fin qui funzionano: Musumeci, con una specifica ordinanza, ha rinnovato il cordone di sicurezza nei porti e negli aeroporti, dove i test rapidi (eseguiti anche coi tamponi di ultima generazione) permettono di tracciare gli eventuali positivi.

Previsioni meno plumbee nel resto del Paese, dove oggi sono stati superati i centomila morti e da lunedì a ieri si sono verificati 142.388 nuovi casi contro i 116.124 del periodo 22-28 febbraio. Si tratta di un incremento del 22,6 per cento, con punte più alte in certe Regioni. Da oggi rimarranno in Dad 5,7 milioni di studenti. Per cui non è escluso nelle prossime ore un intervento dall’alto che modifichi l’attuale Dpcm in senso restrittivo, allo scopo di controllare la diffusione del virus: tra le ipotesi al vaglio di governo e comitato tecnico-scientifico, l’adozione di una “zona rossa” (o arancione rafforzato) sull’intero territorio nazionale per tre settimane, ma anche nuove indicazioni per il coprifuoco, che potrebbe scattare alle 19 o alle 20. Da questi provvedimenti serrati, però, potrebbero rimanere fuori – in deroga – le zone meno colpite dalla pandemia. E la Sicilia, indubbiamente, è una di queste.

Il presidente della Regione, intervenuto questa mattina a Omnibus, su La 7, ha scongiurato una nuova stretta: “Spero di no. Noi abbiamo un tessuto imprenditoriale vivace ma fragile e l’economia è stata messa in ginocchio, quindi non mi auguro chiusure. Al momento – ha sottolineato Musumeci – siamo tra le regioni più virtuose. Io mi auguro solo che arrivino i vaccini per velocizzare la campagna di vaccinazione”. Ha parlato anche l’assessore Razza: “Con il presidente Musumeci, ieri, abbiamo inaugurato il terzo hub della Regione. Mercoledì saremo a Messina ed entro la settimana saranno tutti aperti. A regime sono decine di migliaia i vaccini che potranno essere utilizzati ogni giorno e questo favorirà anche l’inoculazioni delle dosi di Astrazeneca agli over 65”. Resta invece ancora basso, come ha sottolineato l’assessore, il dato relativo alle prenotazioni del personale della scuola e dei docenti, fermo a settantamila. Per dare un ulteriore impulso alla campagna vaccinale, infine, è in fase avanzata una interlocuzione tra la Regione e i rappresentanti dei medici di famiglia che dovrebbero essere coinvolti nelle somministrazioni.

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