La Sicilia rimane per almeno un’altra settimana in zona gialla. Il numero dei ricoverati in terapia intensiva, infatti, non ha sforato il parametro del 20 per cento. La situazione dell’Isola potrebbe rimanere invariata anche lunedì 25 se il governo accettasse il nuovo criterio proposto dalle regioni per redigere il bollettino giornaliero dei contagi: sarebbero considerati ‘nuovi casi’ i soggetti che entrano in ospedale per altre patologie e risultano positivi e asintomatici. Ma gli stessi soggetti non andrebbero a intaccare la voce dei ‘ricoveri’, garantendo più margine per la permanenza in una fascia cromatica. L’ipotesi, però, è stata bocciata dal comitato tecnico scientifico. Intanto, grazie a un’ordinanza del presidente Musumeci, altri 92 Comuni siciliani passano in “zona arancione” da sabato 15 a mercoledì 26 gennaio. Si tratta di:
Nove Comuni della provincia di Agrigento: oltre al capoluogo, anche Raffadali, Santa Margherita di Belice, Siculiana, Favara, Grotte, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Porto Empedocle.
Cinquantotto nel Messinese: oltre al capoluogo, anche Acquedolci, Alì Terme, Capri Leone, Caronia, Castell’Umberto, Castroreale, Cesarò, Falcone, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Giardini Naxos, Gioiosa Marea, Gualtieri Sicaminò, Letojanni, Librizzi, Lipari, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Milazzo, Militello Rosmarino, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Naso, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Pagliara, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, Santa Lucia del Mela, Savoca, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Sant’Agata di Militello, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Tortorici, Tusa, Venetico e Villafranca Tirrena.
Ventiquattro in provincia di Trapani: oltre al capoluogo, anche Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice e Vita.
Uno in provincia di Catania: Misterbianco.
Nelle ultime ore però si sono aggiunti Licata nell’Agrigentino; Mazzarino, Niscemi, Mussomeli, Riesi, San Cataldo e Vallelunga Pratameno nel Nisseno; Borgetto, San Cipirello, Trappeto, Blufi, Petralia Soprana, Altofonte e Villabate, nel Palermitano. Salgono così a 149 i Comuni siciliani nei quali sono previste misure restrittive. Per tutte le informazioni in merito alle misure previste è possibile consultare le Faq diffuse dal ministero della Salute.
Il bollettino del Dasoe
Nella settimana tra il 3 ed il 9 gennaio 2022 si è registrato un rilevante incremento della curva epidemica con altri 70.437 nuovi positivi al test molecolare o antigenico, con valori quasi triplicati rispetto al periodo precedente. Lo scrive in una nota il Dasoe, dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione. L’incidenza cumulativa settimanale è aumentata al valore di 1.455 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Caltanissetta (2.197/100.000 abitanti), Enna (1.936), Ragusa (1.870), Messina (1.795) Siracusa (1.662) e Agrigento (1.486). Le fasce d’età che hanno sostenuto la curva epidemica risultano quelle 19-24 anni (2.396 ogni 100.000 abitanti) e 14-18 anni (2.129).
L’andamento dei contagi si è accompagnato ad un incremento di ospedalizzazioni (847 nuovi ricoveri) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica, che ha raggiunto una saturazione del 33 per cento secondo Agenas. Le Terapie intensive, secondo il dato aggiornato di giovedì, toccano il 19,4. Ciò che vuol dire per un’altra settimana (al netto dei comuni già declassati) dovremmo evitare la zona arancione. La maggioranza dei pazienti in ospedale nella settimana in esame risulta non vaccinata o con ciclo vaccinale incompleto.
Con riferimento agli over 12 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano all’85,89% del target regionale. La percentuale di chi ha completato il ciclo primario è dell’83,14%. I vaccinati con dose booster sono 1.477.359. Nella fascia d’età 5-11 anni i vaccinati con almeno una dose si attestano al 14,35% del target regionale con un significativo incremento nella settimana in esame (5-11 gennaio), mentre 3.509 bambini hanno completato il ciclo primario.
Continua il trend in crescita delle prime dosi. Nella settimana dal 5 all’11 gennaio, prendendo in considerazione il target over 12 l’incremento delle prime dosi è stato del +106,83% rispetto alla settimana precedente. L’incremento maggiore si è registrato tra gli over 50 con un picco del 172,82% nella fascia di età 60-69 anni.