La Sicilia resterà in zona arancione anche la prossima settimana. L’indice Rt dell’Isola è ancora sopra l’1 (1,05). E’ quanto emerge dai dati e delle indicazioni della Cabina di regia del ministero della Sanità. Passa in zona rossa la Valle d’Aosta. La Sardegna ‘raggiunge’ in arancione Sicilia, Basilicata, Calabria e Puglia (che fallisce l’upgrade). Tutte le altre regioni e province autonome restano gialle. L’indice Rt nazionale sale leggermente, arrivando a 0,85 rispetto a 0,81 della scorsa settimana. Cala invece l’incidenza settimanale, che passa da 159 a 146 casi per centomila abitanti.
Gli esperti della Cabina di regia scrivono che scende, pur rimanendo alto, il numero di Regioni “che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: 8 contro 12 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica del 30%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva, che passa da 3.151 il 20 aprile a 2.748 il 27. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica del 40%, cioè al 32%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 23.255 il 20 aprile a 20.312 il 27”.
Intanto, palazzo d’Orleans fa sapere con una nota che la stagione balneare in Sicilia partirà il prossimo 16 maggio. Lo stabilisce un’ordinanza del presidente Musumeci. Il provvedimento è stato adottato di concerto con l’assessore regionale dell’Ambiente, Toto Cordaro. Fino a sabato 15, quindi, sono sospese le attività degli esercizi balneari, la fruizione delle spiagge libere e la balneazione in tutta l’Isola. Restano consentite, invece, manutenzione, montaggio e allestimento degli stabilimenti balneari e la pulizia della spiaggia di pertinenza. Eppure qualcosa potrebbe cambiare in corso d’opera: “I dati sul contagio nella nostra Isola, sebbene in calo e senza pressione sugli ospedali, non possono farci sentire al sicuro – ha detto, in un secondo momento, il governatore -. È una fase molto delicata che potrebbe, per la irresponsabile condotta di una minoranza, ricacciare la Sicilia in zona rossa. Per questa ragione abbiamo dovuto fissare a metà maggio la apertura degli stabilimenti balneari, dove gli assembramenti rischiano di vanificare ogni sforzo. Tuttavia, se i dati della prossima settimana dovessero essere rassicuranti, potremmo disporre di anticipare la apertura”.
I dati della campagna vaccinale
Nuovo record di vaccinazioni ieri in Sicilia. Il 30 aprile, negli hub e nei centri vaccinali di tutta l’Isola sono state somministrate 34.503 dosi, superando di oltre il 23 per cento il target giornaliero di 28 mila dosi, assegnato dalla Struttura commissariale per l’emergenza Covid nell’ambito del Piano nazionale. Un incremento che conferma l’accelerazione della campagna vaccinale nell’Isola. “Le iniziative intraprese dalla Regione Siciliana per dare una spinta alle vaccinazioni – afferma il presidente Nello Musumeci – stanno dando i loro frutti. Il trend che rileviamo negli ultimi giorni è decisamente al di sopra dell’obiettivo quotidiano che ci è stato assegnato e il traguardo iniziale delle 50 mila somministrazioni al giorno è più vicino. Se avremo a disposizione le dosi e ci sarà consentito di aprire la campagna anche ai cittadini al di sotto dei 60 anni – aggiunge Musumeci – potremo essere presto in grado di raggiungerlo anche grazie alla rete di operatori e punti vaccinali che il governo regionale sta mettendo in campo su tutto il territorio. Una mobilitazione che vede anche il coinvolgimento di medici di medicina generale, farmacie, case di cura private, aziende e associazioni di volontariato”.
Ieri, in particolare, la provincia di Palermo ha fatto segnare un boom di somministrazioni (10.631, pari al 31 per cento di tutte quelle effettuare nell’Isola). A seguire le 6.075 della provincia di Catania e le 4.507 della provincia di Messina. Secondo i dati della Task force vaccini della Regione Siciliana, inoltre, in provincia di Agrigento sono state 3.224 le dosi somministrate, a Trapani 2.859, a Siracusa 2.382, a Ragusa 2.197, a Caltanissetta 1.454 e a Enna 1.174. Dall’inizio della campagna vaccinale in Sicilia sono state effettuate 1.432.535 somministrazioni, tra prime (69 per cento) e seconde dosi (31 per cento).
Intanto, però, il presidente ha chiesto al generale Figliuolo di “dare maggiore impulso alla campagna vaccinale in Sicilia, sottoponendogli anche l’esigenza di estendere la somministrazione del Vaxzevria (AstraZeneca) alla fascia 50-59 anni. “La modesta adesione alla proposta vaccinale con AstraZeneca da parte del target 60-69 anni – si legge nella nota della presidenza – rappresenta una fattispecie assimilabile a quella di esaurimento del target di riferimento che, secondo il piano vaccinale, legittima il passaggio alle classi di età inferiori. Le potenzialità logistiche e organizzative messe in campo dalla Regione consentono di fare un passo in avanti. “La organizzazione degli hub vaccinali ben potrebbe, nel caso di apertura a soggetti under 60 – sottolinea il presidente Musumeci – destinare un corridoio riservato ai soggetti appartenenti ai target sin qui consentiti anche senza necessità di prenotazione e un diverso corridoio attraverso il quale effettuare le vaccinazioni in favore di soggetti in età compresa nelle classi oggi non aventi diritto”.