“La Sicilia è la prima regione d’Italia a dotarsi di una legge che limita e contrasta l’utilizzo spregiudicato della plastica, e lo fa stimolando, incentivando e promuovendo l’imprenditoria innovativa e “green”. Lo ha detto Giusy Savarino, deputata regionale di Diventerà Bellissima e presidente della commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, dopo l’approvazione del ddl Sicilia plastic free. “Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto, ringrazio i colleghi per il lavoro sinergico ed il governo Musumeci per la sensibilità che mostra con i fatti nei confronti della tutela dell’ambiente”.
“Con questa legge – aggiunge la Savarino – diamo una risposta concreta alla tutela dell’ambiente e lo facciamo anche utilizzando “bene” i proventi delle royalty delle società petrolifere, che verranno utilizzare per finanziare gli imprenditori che scelgono di convertire gli impianti di produzione di plastica ubicati nella Regione in impianti di produzione di bioplastiche o di tipi di plastiche derivanti da materie prime rinnovabili, incluso il riciclo di plastiche convenzionali, o interamente biodegradabili o compostabili; per incentivare la ricerca di materiali biodegradabili e compostabili risultanti da una filiera di trattamento idonea ed efficace; per agevolare le start up che si occupano di sviluppare nuove tecnologie sui materiali biodegradabili o di creare nuovi materiali biodegradabili; per concedere contributi ai proprietari, comproprietari, usufruttuari, affittuari, legali rappresentanti di aziende agricole o agli imprenditori agricoli per l’utilizzo di bioteli per la copertura degli insediamenti serricoli, di bioplastiche compostabili nella pacciamatura e di altre materie plastiche biodegradabili in agricoltura”.
Soddisfatto anche Angela Foti, di Attiva Sicilia: “Continua il nostro impegno sulla riduzione dei rifiuti e della loro pericolosità. Abbiamo approvato una legge che che pone degli strumenti a disposizione della nostra regione per ridurre i rifiuti in particolare quelli in plastica attraverso l’utilizzo dei monouso in plastica compostabile. In tutti i rami dell’amministrazione o sulle attività che insistono sul demanio della Regione, marittimo e non, bisognerà fare uno sforzo per aumentare la raccolta differenziata e ridurre la plastica attraverso l’uso delle plastiche biodegradabili”, spiega Foti. “Per quanto riguarda le sanzioni – continua Foti – abbiamo avuto l’accortezza di rimandarle a dopo la crisi Covid”.
“Per quanto riguarda la riconversione degli impianti che attualmente producono materiale monouso in plastica è previsto un impegno di risorse: così si implementerà anche la ricerca – spiega la Foti -. Chiunque poi sul territorio regionale chiederà il patrocinio alla nostra Regione sia oneroso che non oneroso dovrà assumere all’impegno durante gli eventi di utilizzare eventualmente plastiche biodegradabili e compostabili. E’ un grande salto di qualità – conclude la vicepresidente dell’Ars – soprattutto perché si prevede anche l’aumento dell’utilizzo degli oggetti da green procurement al 40% cioè provenienti da materie prime sostenibili. Questo è l’inizio del percorso verso l’economia circolare”.
Esulta anche il Pd, col deputato Michele Catanzaro: “Mi sono battuto per arrivare a questo risultato dentro e fuori il parlamento. L’approvazione del disegno di legge ‘Plastic Free’ è la sintesi di un lavoro di squadra nel quale si sono riconosciuti anche deputati di diverse forze politiche”. “L’approvazione di questo ddl – aggiunge Catanzaro – è un tassello di un mosaico più ampio di norme ed indicazioni che devono spingere in direzione di nuove forme di educazione al rispetto ed alla tutela dell’ambiente: Un percorso che il Pd sta portando avanti in Sicilia cosi come a livello nazionale. Adesso le norme ci sono – conclude – tocca tutti noi cittadini abituarci a ambiare in meglio le nostre abitudini”.