Neppure Giorgia Meloni – che pure sa leggere nella pancia della gente – aveva colto la forza devastante delle nuove tariffe pensate, si fa per dire, dal ministro della Sanità, Orazio Schillaci, per ridurre in miseria le strutture convenzionate. Il maledetto decreto è stato promulgato il 27 dicembre con decorrenza lunedì 30 dicembre. Tenendo conto che il 28 era sabato e il 29 domenica, gli operatori non avrebbero avuto nemmeno un’ora di tempo per aggiornare i programmi informatici. Una follia. Una scempiaggine. Per fortuna è intervenuto il Tar del Lazio che, travolto da una valanga di ricorsi, ha bloccato la dissennatezza di un provvedimento che, manco a dirlo, aveva avuto un colpevole e irresponsabile via libera dalla Regione siciliana. Ma del resto che cosa ci si poteva aspettare da una classe dirigente che non ha altro orizzonte se non le mance di fine anno?
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La Sicilia delle mance non l’ha visto arrivare
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