Scatta questa mattina, alle 8.30, la seconda maturità al tempo del Covid, un esame riadattato per ottemperare alle norme anti-virus. In pista un esercito di 540.024 candidati: 96.908 degli istituti professionali, 169.354 degli istituti tecnici, 255.899 nei licei. La seconda maturità pandemica è senza scritti: maxi-colloquio, a partire dall’elaborato (la vecchia ‘tesina’). In Sicilia sono poco meno di 50 mila gli studenti ai nastri di partenza, di cui la stragrande maggioranza (45 mila) iscritti alle scuole statali. Diciannovemila si presenteranno da esterni. Gli studenti inizieranno ad avvicendarsi al cospetto della commissione, al ritmo di cinque candidati al giorno, per un’ora di colloquio onnicomprensivo che varrà fino a 40 punti. Confermate le misure dello scorso anno: uso della mascherina, distanziamento di un metro fra professori e candidato e un solo accompagnatore all’interno dell’aula d’esame.
Gli auguri dell’assessore Roberto Lagalla
«Oggi iniziano gli esami di maturità, che si svolgono dopo una stagione scolastica difficile a causa della pandemia. A nome del governo Musumeci, auguro a tutti i ragazzi e le ragazze il miglior successo, ma soprattutto desidero dire loro come l’esperienza scolastica debba essere tenuta a memoria non solo di un percorso formativo ma anche di un importante momento di costruzione della personalità, che ha subito negli ultimi mesi, a causa del Covid, un’amputazione sociale importante». Lo dichiara l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, rivolgendosi ai quasi 50 mila studenti che in Sicilia stanno affrontando la prova degli esami di Stato.
«Davanti a loro si apre il cammino universitario o un percorso di inserimento professionale e lavorativo – sottolinea l’assessore Lagalla – che vanno scelti responsabilmente in coerenza con le personali vocazioni, quelle stesse che si sono manifestate durante il percorso scolastico. A tutti i maturandi e alle loro famiglie auguro ogni bene, convinto che la Regione Siciliana debba continuare ad assistere la scuola, il mondo dell’istruzione e della formazione proprio nell’interesse delle giovani generazioni e del loro futuro».