Alla fine l’hanno lasciata sola. Mentre Ignazio La Russa legge i risultati del voto, come da previsione a lei ampiamente favorevole, Daniela Santanchè è mestamente seduta in perfetta solitudine tra i banchi del governo. Esattamente dal lato opposto del collega Luca Ciriani, unico a farle compagnia a distanza, che discute animatamente al telefono chissà di che cosa. Finisce 111 a 67, la mozione di sfiducia individuale avanzata dal Movimento 5 stelle viene respinta. Solo due assenti tra i banchi della maggioranza, il Terzo polo esce dall’aula, Giuseppe Conte attacca Carlo Calenda, il leader di Azione risponde, il Pd va a rimorchio in una giornata che non avrebbe voluto, per non ricompattare la maggioranza. Le opposizioni si dividono, è il titolo che si potrebbe fare praticamente tutti i giorni, praticamente su qualsiasi argomento, sai che novità. Il punto è che dietro i numeri granitici del centrodestra si intravedono nuvoloni e si sentono miasmi, nemmeno troppo celati. Continua su Huffington Post
Pietro Salvatori
in Buttanissimi Extra
La Santanché si salva ma è sola Al governo restano le turbolenze
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