I convenzionati della sanità siciliana si riuniscono oggi all’Hotel Astoria di Palermo. Tornano a battere i pugni. Vogliono sapere se avranno accesso ai fondi stanziati per le liste d’attesa o se le somme assegnate alla Regione dal governo nazionale finiranno – more solito, scusate il latino –alle cliniche private la cui lobby, lo sanno pure le pietre, ha robusti agganci dentro Palazzo d’Orleans. Ambulatori e laboratori pretendono risposte. Ma i possibili interlocutori sono tutti chiusi nei sotterranei del potere a discutere, dibattere, ribadire, auspicare e scannarsi sulle nomine dei manager di Asp e ospedali. A cominciare del presidente della Regione, Renato Schifani, costretto ogni giorno a smentire quello che aveva dichiarato il giorno prima. Era un teatrino – “Certa stampa, signora mia” – e siamo già arrivati alla lotteria. Chi estrarrà il numero vincente?
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
La sanità siciliana dal teatrino alla lotteria
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